Il preparatore atletico della WiMORE Salsomaggiore stila il bilancio delle prime due settimane di preseason. “I ragazzi sono stati veramente bravi e molto disponibili”

Prime due settimane di preparazione alle spalle per la WiMORE Salsomaggiore che, in attesa dell’esordio nel campionato nazionale di Serie A3 Credem Banca in programma il 15 ottobre, continua a lavorare intensamente tra sedute in sala pesi al mattino al Training Center sotto gli occhi del preparatore fisico Adriano Guareschi e allenamenti di sera alla palestra Oltretorrente. Lo staff tecnico, diretto da coach Alberto Raho, può avvalersi anche del prezioso supporto dei preparatori atletici Massimiliano Rimoldi e Luca Amisano, che stila un bilancio parziale della fase preseason. “In queste prime settimane, come piace dire a me, i ragazzi hanno tenuto botta e sono stati veramente bravi e molto disponibili -spiega Amisano, classe ’98, nato a Feira de Santana nello stato di Bahia in Brasile e reduce da esperienze nel basket in varie squadre giovanili reggiane, alla sua prima stagione tra le fila dei gialloblù- abbiamo fatto due buone settimane che spero ci possano servire per disputare un campionato di buon livello, in cui ci saranno compagini più e meno forti ma questo non ci deve interessare perché bisogna pensare esclusivamente al nostro lavoro e a metterci lo stesso impegno dell’inizio di preparazione anche durante tutta la stagione”.

Su cosa si concentrerà il lavoro dai prossimi giorni?

“Sicuramente seguiremo programmi molto basici e soft rispetto a queste settimane. Io e l’altro preparatore atletico Rimoldi ci confrontiamo ogni giorno con lo staff tecnico, abbiamo fatto sedute pesi alternandole, nei primi giorni, all’attività in piscina e sulla sabbia. Adesso siamo passati in palestra e ci occuperemo di più dei lavori di rapidità. Siamo in linea per arrivare in buonissima forma al 15 ottobre quando è previsto l’esordio in campionato”.

Quanto una squadra giovane agevola il vostro compito?

“Con i ragazzi c’è molta più disponibilità a ricreare anche maggiori stimoli, i giovani sono più propensi a faticare in rapporto ai giocatori più esperti che magari hanno bisogno più di aiuto e di programmi più personalizzati”.

INTERVISTA LUCA AMISANO (PREPARATORE ATLETICO WiMORE SALSOMAGGIORE)