Intervista al numero 15 gialloblù dopo la sua nomina a capitano. Il presidente Silvestri: “Una persona corretta, che gode della stima di chi già c’era e si è guadagnato subito quella dei nuovi arrivati”.

Mescoli ha deciso, ad indossare la fascia di capitano della Stadium Mirandola per la nuova stagione sarà Riccardo Rustichelli: il centrale classe 1996, nato e cresciuto nelle giovanili gialloblù raccoglie la nuova sfida e rilancia: “consapevolezza e fame di vittoria saranno le parole chiave

Ti aspettavi la chiamata di Mescoli?
Diciamo che non me l’aspettavo “per umiltà”, però in effetti ci speravo. È il sogno di qualsiasi sportivo di giocare in una buona squadra e magari anche di poterla capitanare. Non avrei sentito la mancata nomina come un fallimento o altro, ma di sicuro essere il capitano mi riempie d’orgoglio.

Cosa ti aspetti da questa stagione?
Sicuramente un passo in più di consapevolezza. Si va a riaffrontare lo stesso campionato: sappiamo meglio sia i nostri mezzi che quelli dei nostri avversari. Saremo sicuramente più coscienti di ciò che ci aspetta dall’altro lato della rete.

Ci sono molti cambiamenti in programma al palazzetto, quale sarà il tuo ruolo?
Il mio ruolo non cambierà più di tanto ad essere sinceri: che fossi il capitano o meno ho sempre cercato di portare tutto quello che avevo alla causa. Continuerò a farlo e mi impegnerò ancora di più come riconoscimento nei confronti del coach, ma un giocatore in campo viene considerato un riferimento al di là della presenza o meno di una riga sotto al proprio numero.

Come sarà la tua Stadium?
Voglio precisare che di mio non c’è assolutamente nulla. La Stadium è rappresentata da tutto il gruppo, staff compreso. Il fatto che si possa scendere in campo e vincere arriva coi singoli che mettono giù la palla la domenica, ma passa per il dirigente che si occupa di tutte le pratiche necessarie, dal fisioterapista che ci tratta, dal preparatore e così via. Se si vince è merito di tutti.
La Stadium di questa stagione sarà una Stadium che punta innanzitutto a lavorare duro in palestra, a rimanere uniti e a superare insieme qualsiasi cosa. Il lavoro di gruppo sarà l’unico modo per uscire dalle situazioni scomode. Dovremo essere consapevoli dei nostri punti forti e dei nostri punti deboli, sempre con l’obiettivo di portare a casa dei punti.

Come commenti le parole di Mescoli e del presidente Silvestri?
Sono molto grato ad entrambi delle parole che hanno speso per me, credo che il coach si sia accorto subito della fiducia che ho nella forza del gruppo. Ho sempre cercato di dare qualcosa in più di quello che ci si aspettava da me, perché credo che sia una componente fondamentale del risultato finale della gara. Per quanto riguarda il presidente ormai ci conosciamo da tempo, mi ha visto sia quando era ora di festeggiare che nelle situazioni delicate. Sono molto contento di sentirlo parlare di me in questo modo.