11° GIORNATA SERIE A1 TIM
CRONACHE E RISULTATI
ROMA SBANCA CUNEO, MA LA VETTA RESTA DEI PIEMONTESI


I RISULTATI


Famigliulo Corigliano – Cimone Modena 0-3 (20-25; 22-25; 25-27)


Prisma Taranto – Sisley Treviso 1-3 (25-21; 20-25; 23-25; 16-25)


Itas Diatec Trentino – Copra Nordmeccanica Piacenza 3-1 (32-30; 25-22; 23-25; 25-22)


Lube Banca Marche Macerata – Andreoli Latina 3-1 (25-23; 25-20; 14-25; 25-19)


Antonveneta Padova – RPA-LuigiBacchi.it Perugia 3-2(25-22; 16-25; 19-25; 25-23; 15-12)  
Sparkling Milano – Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 3-2(28-30; 25-18; 25-23; 19-25; 19-17)


Bre Banca Lannutti Cuneo – M. Roma Volley 2-3 (25-18; 17-25; 29-27; 28-30; 12-15)


 


CLASSIFICA


Bre Banca Lannutti Cuneo 27; Itas Diatec Trentino, M. Roma Volley 24; Lube Banca Marche Macerata, Antonveneta Padova* 20; Cimone Modena 19; Sisley Treviso, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari*, Sparkling Milano* 17; RPA-LuigiBacchi.it Perugia* 15;  Copra Nordmeccanica Piacenza 14; Prisma Taranto* 10; Famigliulo Corigliano 9; Andreoli Latina* 7.


*una partita in più


 


BRE BANCA LANNUTTI CUNEO – M. ROMA  VOLLEY 2-3 (25-18; 17-25; 29-27; 28-30; 12-15)
Bre Banca Lannutti Cuneo:
Fortunato 11, Gonzalez 5, Wijsmans  25, Felizardo 7, Lasko 16, Abbadi 12, Vergnaghi (L), Parodi 0, Rosso 0, Muraguti 0. N. E. Curti e Battilotti.  All. Prandi
M. Roma Volley: Marshall 17, Mastrangelo 11, Coscione 3, Savani 13, Kooistra 9, Miljkovic 30, Henno (L), Tofoli 0, Giretto 0, Hernandez 0. N.E. Romero. All. Serniotti.
Arbitri: Padoan – Sobrero
NOTE – Spettatori 4077; incasso 18.367; durata set: 21’, 23’, 31’,32’ ,16’; durata totale:  123’.
Cuneo –  Il primato della Bre Banca Lannutti Cuneo non era in discussione neanche con una sconfitta. La M. Roma Volley poteva al massimo, come ha fatto, avvicinare la capolista, ma i padroni di casa hanno difeso la vetta con le unghie, arrendendosi solo al quinto set.
Gli uomini di Prandi hanno una partenza fulminea: il servizio gira dai primi scambi e il capitano Wout Wijsmans in attacco confeziona una prestazione super. Roma non riesce ad entrare in partita, respinta dai suoi stessi errori che le danno continuità e dall’attenzione che Cuneo mette in ogni singolo scambio.  L’attacco di Roma frana al 37% e per la Bre Banca Lannutti è un gioco da ragazzi chiudere il primo set.
La partita cambia il proprio corso nel secondo parziale. Per pareggiare subito i conti, la M. Roma Volley imita alla perfezione quello che ha visto fare da Cuneo. Dal servizio raccoglie tre ace e le percentuali in attacco sono da capogiro: Ivan Miljkovic piazza 7 attacchi su 9 palloni serviti da Manuel Coscione.  Il set che mostra di più il reale valore delle squadre è il terzo, vero e proprio crocevia della partita. Le formazioni giocano alla pari, dando vita ad un punto a punto che esalta gli oltre 4 mila spettatori. Cuneo conquista la prima palla set sul 24-23, ma Ivan Miljkovic è immenso: mura il 24-24. Capovolgimento di fronte e, grazie ad un errore di Lasko, Roma ha la sua prima possibilità di portarsi in vantaggio. Cuneo si stringe e approfitta di un errore in attacco di Mastrangelo per giocarsi la sua seconda palla set. E’ sempre Miljkovic, con un sontuoso lungo linea, ad annullarla, ma poi l’attacco di Wijsmans ed il muro che Gonzalez chiudono la contesa.
Anche il quarto parziale termina al fotofinish, ma questa volta a mettere la testa avanti al traguardo sono gli ospiti che si aggrappano a Ivan Miljkovic, che, primo set a parte, gioca una splendida partita, assumendosi la responsabilità di tutti i palloni che scottano. La Bre Banca Lannutti Cuneo è costretta al tie break, ma entra nel set decisivo soffrendo psicologicamente le tre palle match non concretizzate nella frazione precedente. Roma si porta avanti 8-4 e non si lascia intimorire dagli ace messi a segno da Wijsmans violando, unica squadra a farlo in questo campionato, il palazzetto della Bre Banca Lannutti Cuneo.
Daniele Vergnaghi (Bre Banca Lannutti Cuneo): “C’è un pizzico di rammarico ma abbiamo dato tutto. Sapevamo di giocare una partita tosta e sono convinto che sia stata una partita di altissimo livello”.
Luigi Mastrangelo (M.Roma Volley): “E’ stata una bellissima partita, tra due squadre molto forti. Il risultato non netto offre la possibilità ad entrambe le formazioni di passare un bel Natale. E’ sempre emozionante tornare qui e trovare questo palazzetto e questo pubblico).
Roberto Serniotti (M. Roma Volley): “Un match molto combattuto con tante emozioni per il pubblico che si è sicuramente divertito. Sembrava una gara di play off! Devo sicuramente fare i miei complimenti a Silvano Prandi e al suo staff, perchè stanno lavorando bene. Sicuramente noi non stiamo giocando la migliore pallavolo che potremmo però stiamo lavorando molto”.
Silvano Prandi (Bre Banca Lannutti Cuneo): “La partita è stata molto interessante soprattutto a partire dal terzo set in poi, a me queste gare piacciono molto perchè finalmente abbiamo trovato un’avversaria molto forte, finora in casa non avevamo mai perso un set. Con questa gara sono emersi dei difetti su cui lavoreremo, questo è il momento per farlo”.
MVP: Ivan Miljkovic (M. Roma Volley)


PRISMA TARANTO – SISLEY TREVISO 1-3(25-21; 20-25; 23-25; 16-25)
Prisma Taranto
: Latelli (L), Rak 7, Nagy 8, Patriarca 10, Castellano 3, Nuti, Vulin 5, Pereu 13, Shumov, Ardu 1, Vissotto Neves 18. Non entrati Durante.
All. Lattari
Sisley Treviso: Horstink 21, Novotny, Hubner 3, Papi 8, Farina (L), Kral, Endres 9, Pujol 3, Cisolla 12.
Non entrati Saitta, Ricci Petitoni, Maruotti. All. Dal Zotto
Arbitri: Mastrodonato – Pessolano
NOTE –  Durata set: 24’ ,26’, 26’, 21’; durata totale: 97’.
Taranto –
Decima sconfitta consecutiva della Prisma che parte bene ma non approfitta di una Sisley ancora alla ricerca del miglior gioco. Il primo set i padroni di casa se lo aggiudicano grazie ad un muro (6 punti vincenti in questo fondamentale solo in questo parziale sui 10 totali) a tratti impenetrabile ed in grado di mettere fuori partita Cisolla). Treviso alla fine, però, ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo approfittando dei tanti errori altrui (ben 38 tra battute sbagliare, errori in attacco ed invasioni) a partire sin dal secondo set.  La tengono su un Horstink affidabile da posto quattro (21 punti e 51% finale di positività offensiva) ed una linea difensiva nella quale Farina fa il fenomeno in almeno due occasioni quando nel terzo parziale la Prisma era rientrata in partita rimontando da 8-13 sino al 17-16. Con questo successo la Sisley si tiene in gioco per entrare nella fase finale di Coppa Italia mentre la Prisma, contestata dai suoi tifosi, attende avversari più alla sua portata per capitalizzare i progressi mostrati dalla cura Lattari.
Renan Dal Zotto (Sisley Treviso): “Mi dispiace per il mio amico Radamès ma noi avevamo bisogno di punti, come loro d’altro canto, per il nostro obiettivo immediato che è l’accesso alla final eight di Coppa Italia. Non stiamo giocando bene e di questo siamo consapevoli e pertanto prendiamo di buono quanto questa partita ci ha detto. Abbiamo difeso bene nei momenti in cui la Prisma poteva rimettersi in partita”.
Radames Lattari: (Prisma Taranto): “Sono comunque soddisfatto della prestazione offerta dai ragazzi che per me è la migliore vista da quando sono alla guida di questa squadra. Di fronte avevamo un avversario che sia pur in un momento di forma non dei migliori schiera dei campioni che nei momenti che contano sfoderano i loro colpi migliori”.
MVP: Robert Horstink (Sisley Treviso)


ITAS DIATEC TRENTINO – COPRA NORDMECCANICA PIACENZA 3-1 (32-30; 25-22; 23-25; 25-22)
Itas Diatec Trentino:
Kaziyski 21, Birarelli 5, Jeroncic 9, Della Lunga 15, Bednaruk, Grbic 3, Stoyanov 1, Nikolov 25, Mlyakov, Bari (L), Piscopo. Non entrati Segnalini. All. Stoytchev
Copra Nordmeccanica Piacenza:  Rodriguez 11, Granvorka 3, Cozzi 8, Meoni 3, Boninfante, Santos Dutra (L), Zlatanov 24, Simeonov 11, Bravo 1, Gromadowski, Bovolenta 9, Bjelica 1. All. Lorenzetti
Arbitri: Saltalippi – Cinti
NOTE – Spettatori 3700; incasso 29.000; durata set: 34’ ,33’, 27’, 27’; durata totale: 121’.
Trento – L’Itas Diatec Trentino fa suoi i tre punti con Piacenza al termine di una partita che, come ampiamente previsto, ha riservato grandissime emozioni ed alta intensità agonistica. Il successo porta la firma in calce non tanto dell’attesissimo (e contesissimo in estate) Matey Kaziyski, comunque decisivo nel finale del quarto set, quanto di Vladimir Nikolov, assoluto mvp della gara con 25 punti e il 68% in attacco.
Persa la battaglia del primo set, vinto ai vantaggi dalla formazione trentina dopo che la Copra Nordmeccanica aveva avuto anche sei palle set, Piacenza s’è disunita nel corso del secondo parziale per poi rientrare pienamente in partita nel terzo (vinto al fotofinish grazie agli ottimi cambi apportati da Lorenzetti al proprio sestetto base con l’ingresso di Granvorka, Bjelica e Rodriguez) e quarto periodo, dove le due squadre hanno lottato punto a punto fino alla fine prima che Kaziyski e Nikolov non mettessero un ulteriore marchio finale sulla partita.
Trento vince e, grazie al successo solo al tie break di Roma sul campo di Cuneo, vola al secondo posto; Piacenza non muove la propria classifica, ma nonostante questo, dopo la vittoria di Treviso ottiene un’altra buona conferma del proprio positivo momento.
Gregor Jeroncic (Itas Diatec Trentino): “In questa gara abbiamo dimostrato di poter essere competitivi anche senza Winiarski e con un Kaziyski non al massimo; non era facile ma è una vittoria importante perché raccolta col carattere e ottenuta contro una squadra che ha cambiato diverse volte assetto”.
Frantz Granvorka: (Copra Nordmeccanica Piacenza):  “Continuiamo a cambiare formazione e non riusciamo quindi a trovare un nostro gioco; è un peccato non avere raccolto alcun punto ma siamo mancati nei momenti decisivi di primo e quarto set e Trento ci ha punito”.
MVP: Vladimir Nikolov (Itas Diatec Trentino)


LUBE BANCA MARCHE MACERATA – ANDREOLI LATINA 3-1 (25-23; 25-20; 14-25; 25-19)
Lube Banca Marche Macerata:
Lebl 12, Smerilli (L), Paparoni 12, Vermiglio 2, Bartoletti 5, Snippe, Monopoli, Geric 9, Corsano (L), Santana, Omrcen 10, Swiderski 14. Non entrati Saraceni. All. De Giorgi
Andreoli Latina: Mattera 2, Moretti 3, Cardona 4, Barbareschi 8, Salmon 11, Zanuto Iorio 3, Messana (L), Garcia Pires Ribeiro 9, Alves Bernardo 13. Non entrati Zaytsev, Tomassetti, Scuderi. All. Gulinelli
Arbitri: Pol – Santi
NOTE – Spettatori 1800; incasso 7400; durata set: 26’, 22’, 22’, 24’; durata totale: 94’.
Macerata – Al Palafontescodella di Macerata, il pronostico della vigilia viene rispettato. La Lube Banca Marche batte per 3-1 l’Andreoli Latina e conqusta la settima vittoria in campionato, ottenendo tre punti importanti per la qualificazione alla prossima TIM Cup.
Nessun problema di formazione per i due allenatori che ad inizio gara hanno potuto schierare i classici sestetti base anche se durante l’incontro hanno avuto modo e necessità di impiegare altri giocatori.
I primi due parziali sono giocati a senso unico. La Lube Banca Marche è padrona del campo, anche se gli ospiti, specialmente nel primo set, cercano in tutti i modi di mettere in difficoltà i ragazzi di De Giorgi. Nel primo set, per Latina, costa caro un grave errore sul punteggio di 22-21 quando Swiderski mette palla a terra con un palleggio. Alla fine la vittoria della Lube è di 25-23 nel primo set e di 25-20 nel secondo.
Nel terzo la grande reazione targata Andreoli Latina che sfodera una prestazione maiuscola sia in attacco che in battuta. Macerata si scompone e i pontini riaprono il match. Per i ragazzi di Gulinelli l’illusione dura poco perchè gli ace in apertura di parziale di Omrcen e Vermiglio segnano il parziale. La Lube prende vigore e forte di un attacco infermabile (78% nel quarto set), vince il parziale per 25-19.
Giordano Mattera (Andreoli Latina): “C’è grande rammarico per il nostro errore nel finale di primo set, con il punto conquistato dalla Lube in palleggio. Se avessimo prestato più attenzione ed evitato un punto così, la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega. Poi nel terzo set abbiamo finalmente espresso una buonissima pallavolo, ma dovevamo tenere quel ritmo anche nel set successivo”.
Martin Lebl (Lube Banca Marche Macerata): “Siamo stati bravissimi a sfoderare una grande reazione nel quarto dopo un parziale in cui non siamo riusciti ad esprimerci come volevamo. E’ una vittoria importante ma già dobbiamo guardare alla prossima gara, a Roma, contro una grande squadra. Ora ci mancano tre punti per raggiungere l’accesso alla TIM Cup”.

MVP:
Martin Lebl (Lube Banca Marche Macerata)


ANTONVENETA PADOVA – RPA – LUIGIBACCHI.IT PERUGIA 3-2(25-22; 16-25; 19-25; 25-23; 15-12)  
Antonveneta Padova:
Garghella (L), Olli, Quarti, Esko 3, Platenik 29, Tovo 9, Bellini, Perazzolo 9, Bontje 15, De Marchi 12. Non entrati De Togni, Diaz Mayorca. All. Bagnoli
RPA – LuigiBacchi.it Perugia: Kovacevic, Tuerlinckx, Serafini, Pochini (L), Sintini 3, Kromm 23, Di Franco 9, Nemec 9, Pippi (L), Vujevic 11, Stokr 20. Non entrati Proper, Braga. All. Dall’Olio
Arbitri: Boris – La Micela
NOTE – Spettatori 1800; incasso 5000; durata set: 23’ ,21’, 25’, 26’, 16’; durata totale: 111’
Padova – Ancora emozioni al PalaNET. Per la nona volta in dodici gare disputate, l’Antonveneta Padova termina una gara al tie break. Perugia dimostra di saper giocare un’ottima pallavolo e di aver pienamente superato il periodo difficile che ad inizio stagione aveva preoccupato più di qualcuno. Nel primo set Padova gestisce il gioco, ma Perugia mette subito in bella vista Stokr. Nonostante ciò, la squadra di casa prosegue in un continuo vantaggio di 2-3 punti. Il primo parziale si chiude così sul 25-22. Nel secondo set Padova disputa i 21 minuti più brutti del campionato, con continui errori al servizio e in ricezione. Perugia non sta a guardare e ne approfitta con Kromm, che bombarda il tappeto del PalaNET. Si chiude sul 16-25. Il terzo set sembra una fotocopia di quello precedente, con coach Bagnoli che in casa Antonveneta Padova fa entrare tutti: Olli, Bellini e Quarti. Le assenze di De Togni (problemi alla schiena) e Diaz (distorsione alla caviglia) si fanno sentire, complice anche un Perazzolo non al top della condizione (fastidio alla spalla destra). Si arriva al quarto set convinti che Perugia possa chiudere il match, ma è proprio allora che Padova reagisce. Inaspettatamente i bianconeri tirano fuori gli artigli e in Platenik cresce una foga agonistica senza precedenti. Il protagonista diventa lui, tanto che a fine match raccoglierà 29 punti e il titolo di migliore in campo. Il quarto set è combattuto, ma Padova chiude sul 25-23 con una schiacciata a terra di De Marchi che riapre la gara. Nel tie brak si continua a giocare punto su punto e alla fine la squadra targata Antonveneta raccoglie 2 punti che sembravano insperati.
Bruno Bagnoli (Antonveneta Padova): “Nonostante gli infortuni abbiamo dato una grande prova di orgoglio. Sapevamo che sarebbe stata una gara molto difficile, ma siamo usciti vincitori e festeggiamo al meglio il Natale. In chiave Coppa Italia si tratta di una gara chiave, ma potremo avere certezze solo dopo la sfida contro Piacenza”.
Francesco Dall’Olio (RPA – LuigiBacchi.it Perugia): “Rimane un po’ di amarezza in bocca per il risultato. Sono state sprecate occasioni favorevoli e la chiave di tutto è stato il quarto set. Padova al tie break era più serena di noi”.
MVP: Peter Platenik (Antonveneta Padova)


SPARKLING MILANO – ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI 3-2(28-30; 25-18; 25-23;  19-25; 19-17)
Sparkling Milano: Vicini (L), Millar 13, Nikic, Samica 15, Martino 12, Rosalba 1, Spairani 11, Travica 5, Gardner 26, Giombini 1. Non entrati Cortina, Bendandi. All. Ricci
Acqua Paradiso Gabeca Montichiari: Sala 13, Popp 4, Pesenti 1, Bojovic 11, Tiberti 1, Veres 15, Forni, Howard 19, Ahmed, Gavotto 15, Manià (L). Non entrati Balbi. All. Velasco
Arbitri: Barbero – Locatelli
NOTE – Spettatori 1700; incasso 2200; durata set:  32’,24’,31’,25’, 21’; durata totale: 133’.
Milano – La Sparkling, alla prima del presidente Lapo Elkann sulle tribune del Pala Lido, ritrova la via della vittoria e lo fa al termine di una partita lunghissima, sofferta e dalle mille emozioni. Milano rimane unita nei momenti di difficoltà e, trascinata dall’Mvp Gabriel Gardner (26 punti con il 46% in attacco), porta a casa due punti importantissimi in ottica Coppa Italia. Da sottolineare anche la prestazione dei centrali Millar (13 punti e 3 muri) e Spairani (10 punti con 3 muri). Milano si porta sul +4 (11-7) con un muro di Gardner su Gavotto, con la gara che torna in parità a quota 13 dopo un parziale di 3-0 degli ospiti che costringe Ricci al time-out. Al secondo time-out tecnico gli ospiti sono avanti di una lunghezza, la Sparkling risponde con un 3-0 firmato da Gardner e un ace di Samica (18-16), con Velasco che chiama time-out. Il set prosegue con distacchi minimi, Samica firma 23-21 con il tecnico dei bresciani che chiama ancora tempo. Montichiari torna in parità (23-23) su un errore di Gardner con Ricci che chiama il secondo time-out. Martino realizza il 24-23 con un mani fuori, ma Veres annulla. Gardner d’esperienza mette a segno il 25-24, con Veres che annulla il secondo set point e Popp che mura Gardner per il 25-26, ma Millar annulla con un primo tempo. Mentre una battuta di Gardner propizia l’errore degli ospiti per il 27-26, ma Gavotto annulla il terzo set point con Gardner che si infortuna ed è costretto ad uscire per Rosalba. Martino tira out per il 27-28, ma risponde subito per il 28-28. Veres realizza il 28-29 e Gavotto chiude dopo 32’ di battaglia con un ace su Vicini.
Nel secondo set rientra Gardner che propizia con due muri di fila il 13-10 che costringe Velasco al time-out e al rientro in campo mette giù la palla del 14-10 con il tecnico argentino che cambia palleggiatore. Milano va al secondo time-out tecnico avanti di 5 lunghezze. Milano arriva a quota 20 con un muro di Spairani su Howard con Montichiari attardata di 6 punti. Giombini – entrato per alzare il muro al posto di Samica – realizza il 23-16 che di fatto manda i titoli di coda al set che si chiude sul 25-18. Nel terzo set Milano parte bene e si porta sul 10-7, poi si spegne subendo un parziale di 8-2 (12-15) con Ricci che spende il secondo time-out. Al secondo tempo tecnico di sospensione i nero-argento sono attardati di 3 lunghezze, ma con un parziale di 3-0 grazie anche a un muro di Spairani su Popp tornano immediatamente in parità. Sul 23-23 Pesenti sbaglia il servizio e Gavotto tira out l’attacco successivo con la Sparkling che si porta sul 2-1.
Nel quarto set, sull’11-11, Montichiari realizza un parziale di 4-0 con Sala al servizio (flottante), poi Milano torna -2 con un muro di Rosalba entrato poco prima per Samica e va al secondo time-out tecnico sotto di 3 lunghezze. Milano torna per un attimo a -1, ma sul 16-19 Ricci chiama nuovamente time-out. Sul 16-20 rientra Samica per Rosalba. Martino sbaglia l’attacco del 18-22 e Gardner viene murato da Bojovic con il set che si chiude sul 19-25.
Milano inizia il tie-break con lo starting six, mentre Velasco conferma Bojovic opposto. La Sparkling si porta sul 4-1 grazie anche a due ace di Samica, ma gli ospiti rientrano immediatamente in parità (4-4). Al cambio campo i nero-argento sono avanti di 2 lunghezze. Samica firma il 10-7 su un contrattacco e Spairani il 12-9 con un primo tempo. Montichiari accorcia con Sala e Veres (12-11) con Ricci che chiama time-out. Poi Gardner mura Bojovic per il 13-11 con Velasco che ferma il gioco.
Montichiari ferma Gardner a muro dopo un quasi ace dell’opposto Usa (13-12) e Gavotto pareggia i conti con un mani fuori (13-13). Millar mette giù la palla del 14-13, ma Howard annulla il primo match point. Samica tira out 14-15, con Travica che annulla il match point con un tocco di seconda. Gardner mette a terra la palla del 16-15 con una gran botta, ma ancora Howard pareggia i conti (16-16). Gardner sale in cattedra per il 17-16 ma Milano non chiude (17-17). Ancora Sparkling per il 18-17 con Velasco che toglie Gavotto per Bojovic, ma Veres sbaglia l’ultimo attacco regalando la vittoria alla Sparkling.
Gabriel Gardner (Sparkling Milano): “Abbiamo continuato a combattere, l’importante sarà riuscire a giocare sempre così. Ci sono stati alti e bassi durante la partita, ma abbiamo mantenuto un buon livello durante il tie break. Dobbiamo continuare a lavorare per dare continuità a questi risultati e credo che possiamo farcela anche dopo la sosta del campionato. Non sono preoccupato né per le mie condizioni di forma, visto che in Nazionale giocherò tutti i giorni, né per quelle dei miei compagni. Spero solo che durante le feste non mangino troppo!”
Daniele Ricci (Sparkling Milano): “Abbiamo battagliato molto, ma la cosa positiva è che abbiamo superato i momenti difficili contro una squadra sicuramente più attrezzata di altre che abbiamo incontrato. Loro ci hanno messi in grande difficoltà al centro e hanno difeso molto bene, rendendoci difficile la
chiusura di ogni punto. La nostra è una squadra giovane e i nostri titolari non sono molto esperti, perciò giocare così a lungo e riuscire a vincere diventa un buon test. Abbiamo battuto bene, ma si è visto che alcuni giocatori delle Nazionali sono stanchi. Nel quarto set forse potevamo fare meglio e chiudere prima, ma sono contento”.
Lapo Elkann (Pres. Sparkling Milano): “Mi sono divertito, è stata una bella partita e sono contento che abbiamo vinto. Mi ha colpito particolarmente il tifo molto caloroso del pubblico”.
Julio Velasco (Acqua Paradiso Gabeca Montichiari): “Nel tie-break abbiamo commesso degli errori che ci sono costati la partita. In tutta la gara i problemi maggiori li abbiamo avuti nel contrattacco. Va detto che oggi abbiamo lottato fino alle fine, in altre partite non è sempre stato così”.
MVP: Gabriel Gardner (Sparkling Milano)