L’anno scorso era arrivato in punta di piedi, quasi timidamente, con in tasca il titolo appena conquistato con la maglia della Lube Macerata di campione italiano under 20. Quest’anno le premesse sono ben diverse perché Carmelo Gitto, il giovanissimo centrale siciliano lanciato in serie A2 dal Fiorese nella stagione passata, si presenta sin da subito come uno dei grandi protagonisti della rinnovata squadra di mister Cretu. Anzi di più, Carmelo si presenta come uno dei principali colpi del mercato giallorosso, perchè la società bassanese quest’estate ha fatto di tutto per trattenerlo nonostante le sirene di alcune squadre della massima serie. Merito di una stagione che, dopo qualche comprensibile difficoltà iniziale, l’ha visto prendersi con forza un posto in squadra al fianco di Eros Guarise, risultando alla fine una delle più belle sorprese della campagna acquisti giallorossa e uno dei migliori centrali del campionato. E così a inizio stagione è arrivata anche la ciliegina sulla torta, una ciliegina che luccica come il pallone d’orato ricevuto a Firenze un mese fa dalle mani di Lorenzo Bernardi, quale premio di miglior under 23 di tutta la serie cadetta.

“La stagione passata per me è stata al di sopra di ogni più rosea aspettativa” conferma Carmelo Gitto “non perché non credessi nelle mie capacità, ma perché di certo non mi aspettavo né di giocare titolare così presto, né di essere sin da subito all’altezza del livello della serie A2. Dopo quanto fatto l’anno scorso mi attende un’annata in cui dovrò essere ancora più bravo, perché dovrò confermarmi a quei livelli e al tempo stesso dovrò continuare a migliorarmi. Inoltre c’è un titolo, quello di miglior giovane italiano della serie A2, da difendere e onorare sul campo ogni domenica”.

La scelta di restare a Bassano è arrivata dopo una lunga meditazione, perché le offerte, anche dalla categoria superiore, non mancavano di certo. “Ho scelto di stare a Bassano e se tornassi indietro rifarei esattamente la stessa scelta e devo dire che anche Macerata (le casa madre, ndr) ha approvato e appoggiato in pieno la mia decisione. Qui a Bassano mi sono trovato benissimo sin da subito, ma al di là di questo aspetto mi ha convinto il progetto, l’idea di fare una squadra giovane, di puntare sui giovani, esattamente come era stato fatto con me l’anno prima. Adesso mi ritrovo in una squadra dall’età media bassissima, dove si ride e ci si diverte, ma dove soprattutto si lavora tanto e bene, perché tutti hanno una gran voglia di fare, di mettersi in mostra, per dimostrare alla società che ha fatto bene ad accettare la scommessa”.

Per il Fiorese nel frattempo è arrivato anche un inizio di campionato sfolgorante, con due vittorie in due partite e zero set persi: quello che più ha impressionato, al di là del gioco veloce e spettacolare, è stata la compattezza e la grinta di un gruppo nuovo per sette dodicesimi. Per molti, dando per scontate le indiscutibili doti tecniche dei singoli, questo affiatamento del gruppo è stata la sorpresa più grande e forse più inaspettata. “Una partenza così sinceramente non me l’aspettavo nemmeno io” commenta Carmelo “pur avendo visto che il livello dell’organico era di primissima qualità. Eravamo certi di essere competitivi, ma sapevamo anche che all’inizio potevano mancare organizzazione, testa, compattezza, ordine. Invece abbiamo messo in mostra tutto questo sin dal primo momento e il merito di questo è soprattutto dell’allenatore e del grande lavoro svolto da tutto il suo staff. Dopo la sosta forzata torniamo in campo domenica contro Cavriago. Non mi piace parlare delle partite che dobbiamo ancora giocare, tuttavia posso dire che loro sono una squadra temibile e lo dimostrano i grandi risultati ottenuti contro Roma e Latina. Sarà una partita difficile, ma se giochiamo con la grinta e la voglia delle prime due giornate, contro di noi sarà dura per tutti”.

(nella foto: Carmelo Gitto riceve da Lorenzo Bernardi il premio “Gianfranco Badiali” come miglior giovane della serie A2 per la stagione 07-08)

——————-
Ufficio Stampa
Bassano Volley
press@bassanovolley.it
Mauro Sabino